camper Batteria avviamentoI camper, nel corso degli anni, sono diventati sempre più tecnologici, montando una lunga serie di accessori tale da superare in quantità e sofisticazione quelli normalmente presenti nelle case più moderne.

Questo, però, richiede alle  batterie un apporto di energia sempre maggiore e per periodi sempre più lunghi. Le batterie sono dunque un elemento fondamentale per il buon funzionamento di tutto l’equipaggiamento di bordo.

 

Un camper è dotato di due distinti tipi di batterie: quella per l’avviamento del motore e dei servizi legati alla motricità del mezzo e quella per i servizi di bordo. Si tratta di accumulatori molto diversi, sia per costruzione sia per prestazioni.

 

La batteria d’avviamento

La batteria d’avviamento va scelta in base all’utilizzo del camper. Infatti, se il mezzo viene tenuto fermo durante lunghi intervalli di tempo, la batteria può tendere a scaricarsi o addirittura avviare un processo di solfatazione. È quindi consigliabile, a meno di un utilizzo frequente, scegliere una batteria che, grazie a tecnologie costruttive particolari, mantenga più a lungo la carica. Questo implica una spesa iniziale maggiore che si traduce, però, in un risparmio nel tempo grazie alla minore frequenza di sostituzione. Inoltre chi utilizza il camper in luoghi con temperature molto rigide deve istallare una batteria ad altissimo spunto, in grado di conservare sempre un buon voltaggio.

 

La batteria servizi

La batteria per i servizi di bordo deve rispondere alla richiesta di corrente di tutti gli accessori presenti sul camper. In funzione di com’è equipaggiato e da come è usato, l’assorbimento può essere minimo o superare anche 30/40 Ampere. Questo tipo di batteria ovviamente ha caratteristiche costruttive diverse da quella per l’avviamento motore, impiega leghe diverse per le griglie e le piastre sono formate con miscele chimiche appositamente studiate.

 

Sul mercato sono disponibili batterie per i servizi di bordo in tre tipologie differenti:

• quelle tradizionali piombo/acido con elettrolito allo stato liquido,
• quelle sigillate ad acido assorbito,
• quelle al gel sigillate con l’elettrolito allo stato di gel.

 

I modelli sigillati hanno indubbi vantaggi: primi fra tutti il fatto che non necessitano manutenzione e sono esenti da emissioni di vapori d’acido durante la ricarica. L’installazione, però, presuppone
particolare attenzione al metodo e ai parametri di carica, che devono seguire procedure adatte a non danneggiarle.

La ricarica delle batterie

Per avere sempre un buon rendimento dalla batteria, a prescindere dal modello, bisogna cercare di rispettare il più possibile i parametri di ricarica, che variano da tecnologia in tecnologia (gel, AGM, Acido Libero). Gli accumulatori ermetici hanno comunque parametri più simili a quanto erogato dall’impianto originale del camper.
Il corretto dimensionamento della batteria dei servizi è molto importante per un utilizzo senza problemi del mezzo. I camper escono dalla fabbrica con una dotazione sia di batterie che di accessori standard, ma ogni camperista ha le sue particolari esigenze, per cui la batteria dedicata ai servizi deve essere il più adatta possibile alla propria modalità di utilizzo.
Un utilizzo non corretto può portare a una serie di problemi, come una bassa autonomia, una durata limitata, la presenza di odori acidi all’interno del camper, ecc. Per evitare tutto ciò è fondamentale una carica completa e corretta dell’accumulatore dedicato ai servizi, per garantirne sempre un buon funzionamento. Sul camper, la carica delle batterie viene normalmente effettuata con l’alternatore, quando il motore è in moto caricando in parallelo entrambe le batterie.
Quella di avviamento si carica rapidamente, mentre quella dei servizi, generalmente più scarica, più ci mette tempo e solitamente raggiunge un livello di carica quasi sempre non completo, anche in viaggio mantenendo il motore acceso per molte ore. Per la batteria servizi è possibile utilizzare anche altri metodi di ricarica, come il camper Power ServicePOWER Service, un sistema in grado di ricaricare fino a 40 Ah ogni ora di viaggio, rispettando sempre i parametri necessari per qualsiasi batteria e garantendo il 60% in più di autonomia durante le soste. Anche i pannelli solari costituiscono un valido elemento complementare agli altri sistemi di carica presenti sul camper. Infine si può utilizzare un caricabatteria ausiliario, di cui sono dotati i veicoli più moderni. Si tratta di un apparecchio che può essere collegato a un piccolo generatore o a una comune presa di corrente esterna. È importante sottolineare che un caricabatteria adatto permette di ottenere le massime performance dalla batteria garantendo una buona durata nel tempo.
Per mantenere le batterie a lungo ci sono alcune precauzioni da prendere, come staccare un polo di ciascuna batteria quando si lascia il camper fermo per un lungo periodo, in modo da evitare che le batterie si possano scaricare a causa di assorbimenti non previsti e dovuti a malfunzionamento dell’impianto elettrico. Sono anche in commercio dei piccoli dispositivi, comandati da chiavi, che agiscono da stacca-batterie. Bisogna però assicurarsi, prima di scollegarle, che le batterie siano completamente cariche altrimenti si avvierà un processo di solfatazione.

È inoltre importante controllare il livello del liquido delle batterie una volta al mese: se basso è necessario rabboccare con acqua distillata. Quindi verificare il livello quando le batterie sono state completamente caricate ed eventualmente aggiungere un po’ di acqua distillata in modo che gli elementi interni siano coperti. Si consiglia poi di mantenere le batterie asciutte e pulite, in particolare in corrispondenza dei poli, che devono essere ben collegati ai morsetti e possibilmente coperti da un velo di vaselina.
Infine, quando il camper rimane fermo per un lungo periodo bisogna caricare le batterie, in particolare quelle dei servizi, almeno una volta ogni due mesi.